Comprare la seconda casa in campagna: dall’acquisto al Notaio

12 giugno 2019

Chi non sogna di comprare una seconda casa in campagna, immersi nel verde, dove passare tranquilli fine settimana in compagnia della famiglia e degli amici, magari sotto un lussureggiante pergolato? Dove magari predisporre anche un orto per preparare manicaretti con verdura davvero a chilometro zero, o forse in questo caso sarebbe meglio dire “a metro zero”? Un sogno che, per divenire realtà, ha però bisogno di adempimenti molto pratici: dai costi delle abitazioni alle tasse, dal catasto al Notaio, ecco cosa è bene sapere prima di comprare la seconda casa in campagna dei propri sogni.

Comprare la seconda casa in campagna: dalla scelta al compromesso di vendita

Per comprare la seconda casa in campagna spesso si opta per località raggiungibili in poche ore dalla propria abitazione in città: questo perché ci consentirà di recarvisi facilmente e dunque di non doverla riservare solo alle vacanze più lunghe – estive o invernali che siano – ma anche solo per dei fine settimana rilassanti immersi nel verde.
I prezzi delle abitazioni naturalmente dipendono molto dalla zona prescelta e anche dal tipo di casa che intendiamo comprare: probabilmente si tratterà di una villetta o di un appartamento dotati di giardino, così da poter godere appieno del relax di uno spazio verde.
Il che naturalmente porterà a dover prevedere un budget adeguato.

Quando avremo trovato la casa in campagna perfetta per le nostre esigenze e per il budget a disposizione, saremo probabilmente invogliati a bloccare al più presto l’offerta per assicurarcene il possesso: attenzione però alla firma di compromessi o comunque di contratti che ci impegnino all’acquisto senza prima aver valutato al meglio tutti gli aspetti.
Un atteggiamento prudenziale potrebbe essere quello di richiedere sia una perizia da parte di un architetto o un geometra, sia di far eseguire al Notaio le necessarie verifiche e di sottoporgli il contratto che stiamo per firmare.
Certo, ci vorrà qualche giorno in più, ma avere la sicurezza di ciò che stiamo per firmare può evitarci possibili problemi: ad esempio è bene sapere che non è possibile rogitare su una casa non regolarmente accatastata o che presenti degli abusi edilizi.
Il che significherebbe che, una volta che ci rivolgiamo al Notaio per comprare la nostra seconda casa in campagna in via ufficiale, non sarà possibile concludere l’acquisto prima che queste irregolarità siano sistemate (sempre che sia possibile farlo).
 

Notaio e tasse per comprare la seconda casa in campagna

Ora che ci siamo accertati che l’acquisto della seconda casa in campagna tanto agognata non ci causerà problemi e ritardi, è arrivato il momento di procedere con il rogito vero e proprio, che sancirà l’effettivo passaggio di proprietà dell’immobile dal vecchio proprietario a noi.
 

Il Notaio provvederà a eseguire le verifiche del caso – se non sono già state fatte come detto nel paragrafo precedente – che consistono ad esempio nell’accertamento che lo stato di fatto dell’abitazione corrisponda alla sua registrazione presso il catasto (come detto sopra) e che sull’immobile non vi siano ipoteche, gravami e diritti di terzi di cui non eravamo a conoscenza.
Una volta che tutti questi aspetti siano stati adeguatamente verificati, il Notaio provvederà a stendere l’atto di rogito che comprende tutti gli elementi utili a definire il contratto: gli estremi catastali dell’abitazione, comprese le schede catastali, l’identità dei venditori e degli acquirenti, gli accordi economici e così via.
Questo atto, che verrà letto e sottoscritto da tutte le parti coinvolte e dal Notaio, sarà quindi registrato a cura dello stesso.
Ora abbiamo ufficialmente comprato la nostra seconda casa in campagna.

Un’annotazione riguardo tasse e imposte: se per la prima casa sono previste specifiche agevolazioni fiscali, così non è per la seconda casa.
Quindi, presumendo da comprare da privato, l’imposta di registro ammonterà al 9% del suo valore catastale (al posto del 2% previsto per la prima casa).
Lo stesso dicasi se compriamo da una società (impresa costruttrice, tipicamente) che ha terminato i lavori di costruzione/ristrutturazione da più di cinque anni.
Se invece stiamo comprando la nostra seconda casa in campagna da una società che ha terminato i lavori di costruzione/ristrutturazione da meno di cinque anni, allora invece dell’imposta di registro dovremo pagare l’Iva, in questo caso al 10% (al posto del 4% previsto per l’abitazione principale).

Si tratta come è intuibile di cifre che possono anche essere ingenti, a seconda del valore dell’abitazione, per cui dovremo ricordarci che all’onorario del Notaio e alle altre spese burocratiche di minore entità dovremo aggiungere anche questa cifra.

Fonte: NotaioFacile.it

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